Cosa è il Sismabonus 110?
Tutti gli incentivi statali che permettono interventi di riqualificazione sismica rientrano nella definizione di “Sismabonus”. L’incentivo introdotto nel Decreto Legge n. 63/2013 ha subito ora un nuovo aggiornamento con il Decreto Rilancio, elevando la percentuale di detrazione al 110%. Una misura ulteriore nata proprio per incentivare i lavori di riqualificazione sismica . Tuttavia non pochi dubbi sono nati da questo ultimo aggiornamento normativo . Proviamo a fare un po’ di chiarezza e spieghiamo cosa cambia tra il Sismabonus ordinario e il Sismabonus 110 introdotto dal DL rilancio.
Cosa cambia con il Sismabonus 110?
Con il sismabonus ordinario è possibile usufruire delle seguenti detrazioni:
- 50% per interventi antisismici che non comportano miglioramenti di classe;
- 70% per interventi antisismici che migliorano una classe di rischio;
- 75% per interventi antisismici che migliorano una classe di rischio qualora vengano effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali;
- 80% per interventi antisismici che migliorano due classi di rischio;
- 85% per interventi antisismici che migliorano una classe di rischio qualora vengano effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali.
Con il Sismabonus 110 invece la premialità per il miglioramento della classe di rischio viene eliminata e l’aliquota delle detrazioni spettanti è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Il Simabonus 110 è considerato uno degli interventi trainanti, ovvero che può trainare altri interventi come ad esempio i pannelli fotovoltaici, i sistemi di accumulo e l’installazione di sistemi di monitoraggio delle strutture.
Le altre principali differenze riguardano la riduzione a 5 anni (anziché 10) del periodo in cui può essere spalmata la detrazione fiscale, e il fatto di poter cedere il credito ad istituti bancari oppure usufruire di sconto in fattura. Per approfondire il tema è possibile leggere un nostro approfondimento fatto per l’editoriale Lavoripubblici.it .
A chi spetta il Sismabonus 110?
Le misure antisismiche, articolo 16, comma 1- septies, decreto legge 4 giugno 2013, sono applicabili per le zone sismiche 1,2,3 .
La detrazione al 110% spetta a :
- ai condomini per interventi su parti comuni dell’edificio (l’abitazione non deve rientrare nelle categorie catastali A/1 e A/8);
- ai condomini in possesso di plurifamiliari;
- a imprese, professionisti e società che compongono l’edificio condominiale, le quali possono essere anche abitazioni ( ma non devono rientrare nelle categorie catastali A/1 e A/8)
- ai condomini detentori di seconde case;
- ad un privato con edificio unifamiliare, ovvero un ‘unica proprietà immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, ad esempio una villa.
Gli immobili adibiti ad attività produttive, non sono invece elencati nell’elenco delle unità immobiliari agevolate con il 110%, come riportato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate dell’8 agosto 2020. Tuttavia per tale tipologia di immobili restano comunque valide le agevolazioni per gli interventi antisismici con le detrazioni standard Irpef e Ires del 50-70-75-80-85%.
La detrazione al 110% spetta anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antismismici.
Sismabonus : gli interventi di base
Tra gli interventi ammissibili sicuramente andrà fatta una diversificazione che dipende sia dalla tipologia della struttura se a telaio o a pareti, oppure se in cemento armato o muratura. La diversificazione dipende anche in base ad interventi che vadano a ridurre la domanda o incrementare la capacità della struttura.
Sicuramente tra gli interventi che riducono la domanda sismica c’è l’isolamento sismico e la dissipazione supplementare di energia mediante controventi dissipativi. Tra gli interventi che incrementano la capacità c’è ad esempio l’introduzione di setti, l’incremento delle sezioni e il ripristino delle armature, l’incremento dell’interconnessione tra muri ortogonali etc…
Alcuni esempi di interventi di miglioramento sismico per le strutture in cemento armato:
- riduzione delle irregolarità
- incamiciatura degli elementi strutturali
- fasciature in materiali frp;
- sistemi CAM
- isolamento sismico
- inserimento di controventi dissipativi
Mentre per le strutture in muratura è fondamentale che sia presente il comportamento scatolare, ovvero tutta la struttura si deve comportare come un tutt’uno per contrastare l’azione sismica. Il comportamento scatolare è possibile realizzarlo con incatenamenti, cerchiature esterne con fasce di tessuto o barre metalliche , ammorsamenti tra le murature etc.
Inoltre il superbonus ha assorbito tutti gli interventi strutturali possibili, oltre quelli previsti dal sismabonus, rientrano anche quelli ammissibili con il bonus ristrutturazioni. Di conseguenza anche interventi per la messa in sicurezza statica delle strutture.
Facciamo alcuni esempi che ricadono in questo ultimo caso. Con il bonus ristrutturazione alcuni degli interventi possibili sono:
- manutenzione straordinaria (lett. B) art 3, dpr 380/2001): come ad esempio modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici
- restauro e risanamento conservativo (lett c) , articolo 3, dpr 380/2001)
- ristrutturazione edilizia (lett d), articolo 3, dpr 380/2001)
- interventi per l’adozione di misure antisismiche e interventi per la messa in sicurezza statica.
Questi elencati sono solo alcuni esempi chiaramente ogni caso va valutato in maniera specifica da un tecnico qualificato.
Quali sono i requisiti per il Sismabonus
Per accedere agli incentivi previsti dal Superbonus110 , è necessario che vengano soddisfatti determinati requisiti di natura progettuale e tecnica.
I progettisti e tecnici qualificati dovranno operare non solo nel rispetto di tutte le normative, ma anche cercando di lavorare seguendo una deontologia e un’etica professionale che va oltre il mero guadagno economico.
Tale incentivo fiscale è stato propagandato sui vari canali con lo slogan “ristruttura a costo zero” e questo ha generato nei cittadini una aspettativa che nella maggioranza dei casi sarà disattesa.
Il motivo risiede nel fatto che l’incentivo è una detrazione fiscale, quindi sicuramente si avrà a disposizione un ottimo aiuto economico, ma esso è vincolato da una serie di parametri che devono essere valutati caso per caso, come ad esempio: la conformità urbanistica, la legittimità, il massimale di spesa etc..
Per capire se è possibile poter accedere agli incentivi rientranti nel Sismabonus 110 i primi step che vanno sempre percorsi sono:
- verificare la legittimità e conformità
- effettuare uno studio di fattibilità tecnico-economica
Il tecnico in questo modo potrà verificare se l’edificio e i committenti ( il privato, il condominio ) possiedano i requisiti richiesti dall’art 119 del decreto rilancio. Non si tratta di una semplice raccolta documentale, ma di un vero e proprio studio dettagliato che può essere più o meno complesso a seconda della tipologia di struttura e delle esigenze del committente. Se tutte le verifiche previste nello studio di fattibilità verranno soddisfatte allora si potrà procedere con la progettazione, altrimenti l’iter si fermerà.
Ovviamente questi step iniziali possono essere svolti esclusivamente da tecnici competenti e qualificati per ogni disciplina coinvolta all’interno dello studio di fattibilità.