Il progetto as-built

Per lo studio di ingegneria e/o architettura, per l’impresa edile e il direttore dei lavori

Cosa è il progetto as-built o progetto costruttivo?

Per progetto as-built , o progetto costruttivo, si intende l’insieme di modifiche che intercorrono tra un progetto e la sua realizzazione. E’ la fase finale del processo di progettazione, ed è un progetto che si sviluppa  durante il cantiere. Solitamente si tratta di disegni che vanno a descrivere le modifiche progettuali in corso d’opera e che descrivono l’opera come effettivamente sarà costruita.

Il progetto as-built, che significa letteralmente “come costruito”, nasce dall’esigenza di modificare il progetto esecutivo per variazioni subentrate in cantiere diverse dalle decisioni progettuali.

In definitiva il progetto costruttivo o as-built si va ad inserire dopo il progetto esecutivo, e a differenza di quest’ultimo che è normato dalla  legge 109 del 1994, non vi è alcuna norma che lo definisca.

Quante fasi di progettazione esistono

Il progetto as-built o costruttivo, non rientra tra le fasi di progettazione riportate dal Codice degli Appalti (D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – articolo 23)  e sono:

  • Il progetto di fattibilità tecnica ed economica (preliminare o di massima): va ad individuare tra più soluzioni quella che individua il miglior rapporto tra costi e benefici, e la fattibilità tecnica di un progetto. Il progetto è redatto sulla base dello svolgimento di indagini geologiche, idrogeologiche, i, geotecniche, sismiche, paesaggistiche ed urbanistiche, e tutte le attività necessarie ad inquadrare le caratteristiche tecniche dell’area di intervento. E’ presente sempre uno o più sopralluoghi per la constatazione dello stato dei luoghi e  la verifica della conservazione delle strutture. Grazie alle indagini sarà possibile elaborare una stima massima dei costi.
    • Il progetto di fattibilità tecnica ed economica per edifici esistenti (preliminare o di massima): Nel caso di una struttura esistente ad esempio uno studio di fattibilità potrebbe consistere nel valutare la sicurezza sismica, ovvero di valutare se la struttura è idonea a sopportare l’azione sismica, e sulla base delle verifiche svolte e dei risultati ottenuti, di avanzare alcune proposte di intervento finalizzate all’adeguamento sismico della struttura.
    • Il progetto di fattibilità tecnica ed economica di nuovi edifici (preliminare o di massima): nel caso di una nuova costruzione il progetto di fattibilità va ad individuare quali sono gli obiettivi dell'intervento e in cosa consistono, lo stato di fatto ( es. l’ubicazione del lotto e l’inquadramento catastale) , le alternative progettuali , la normativa di riferimento, la sicurezza, il cronoprogramma e il quadro economico.

Generalmente si redigono sempre degli elaborati grafici, documenti tecnici utili ad inquadrare gli interventi previsti e documenti economici utili per la stima di intervento. Per la parte grafica il livello di dettaglio è il minimo e spesso, fatta eccezione di situazioni particolari, va a disciplinare interventi e dettagli tipologici e ricorrenti.

  • Il progetto definitivo: è il progetto “ufficiale” che dovrà essere rigorosamente rispettato e che va ad individuare i lavori da realizzare e tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni.

In questa fase si redigono sempre elaborati grafici, relazione tecniche e documenti economici e rispetto alla fase successiva si entra più nel dettaglio e si eseguono affinamenti.

  • Il progetto esecutivo ( cantierabile): è il progetto che contiene tutte le fasi di dettaglio costruttive, è redatto in conformità al progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare, il relativo costo previsto,  e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.

Importante per tutte le fasi progettuali è che tutti i progetti siano coordinati con tutte le discipline, come per esempio il progetto architettonico, degli impianti, VVF e tanti altri ancora in modo che nella fase della progettazione costruttiva, ci siano il minor numero di varianti per aspetti non coordinati.

Queste tre fasi progettuali sono seguite non solo per gli appalti pubblici ma anche per tutto ciò che concerne la sfera dei lavori privati.

Il progetto as-built si va a collocare dopo il progetto esecutivo.

Chi può realizzare il progetto as-built o costruttivo e a chi serve?

Solitamente il progetto as-built nasce da esigenze di cantiere e viene proposto dall’impresa che propone alla direzione lavori le modifiche al progetto esecutivo.

Le modifiche possono riguardare l’utilizzo di diversi materiali, di dettagli, o esecuzioni diverse da quanto previsto dall’progetto esecutivo. Possono essere previste per migliorare ed ottimizzare costi ed aspetti tecnici senza snaturare le caratteristiche dell’opera ma piuttosto valorizzandone le caratteristiche più salienti.

Il progetto costruttivo, eventualmente di cantiere, è l’unico livello che, per sua stessa definizione, necessita inequivocabilmente dell’intervento dell’impresa costruttrice: se infatti da un lato la fase di progetto esecutivo viene svolta da professionisti che possono progettare per conto della stazione appaltante o dell’appaltatore o per conto di un committente privato, dall’altro il progetto costruttivo nasce invece necessariamente da necessità dell’impresa. Il progetto costruttivo, a seconda dei casi, può essere indirizzato sia a studi professionali esterni (eventualmente più di uno, in relazione a competenze specialistiche) oppure alla struttura tecnica interna all’impresa stessa, nel caso in cui sia dotata di un ufficio tecnico di adeguata capacità e competenza.

In ogni caso, indipendentemente da quale struttura rediga il progetto costruttivo di cantiere,

quest’ultimo è la sintesi di una serie di:

  • interventi di progettazione di cantiere, che integrano e/o modificano il progetto esecutivo dove esso sia carente e/o sbagliato.
  • interventi di progettazione, a livello esecutivo, che scaturiscono da una serie d indicazioni provenienti dal cantiere in relazione a problemi o occorrenze che potessero verificarsi.
  • progetti costruttivi redatti da subappaltatori specialistici.

Attenzione alla variante in corso d’opera

Attenzione alla parola modifica: è evidente che si tratta di soluzioni da ingegnerizzare in cantiere, solitamente integrazioni a quello che dovesse mancare in un progetto esecutivo.

Nel momento in cui queste modifiche dovessero diventare troppo diverse dal progetto originale allora si parla di variante in corso d’opera, e non sarebbero possibili in un progetto as-built, ma sarebbe necessario chiedere alla Direzione Lavori la possibilità di eseguire una variante sostanziale.

Una variante sostanziale è da intendersi quando sono necessarie significative variazioni degli effetti dell’azione sismica o delle resistenze delle strutture o della loro duttilità.

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Ingegnere civile strutturista esperta di comunicazione e digital marketing per il settore dell’ingegneria civile. Socia fondatrice di International Campus ha maturato un’esperienza anche in ambito della gestione aziendale, della gestione dei processi, del sistema di gestione e controllo della qualità e del project management.

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